Al via la seconda edizione della Biennale dello Stretto tra Calabria e Sicilia, patrocinata dall’Università degli Studi Mediterranea. Dal 18 settembre al 14 dicembre, la Biennale si focalizzerà sul tema delle “Tre Linee d’acqua” insieme a quello delle Città del futuro.
Tre direttori (Alfonso Femia, Francesca Moraci, Mariangela Cama), 19 curatori e una comunità intellettuale plurale torneranno a indagare “in modo critico e propositivo il tema del territorio e del Mediterraneo attraverso talk, dibattiti e mostre”.
Sede privilegiata dei talk e di una mostra, tra le altre, sarà il Forte Batteria Siacci di Campo Calabro. I talk saranno distribuiti anche su Reggio Calabria e Messina in tre sessioni differenti: dal 18 al 22 settembre, il 18 e il 19 ottobre e il 13 e 14 dicembre.
Nel corso delle giornate di dibattito, saranno sviluppati tre approfondimenti specifici che coinvolgeranno soggetti internazionali:• CITTÀ D’ACQUA/CITTÀ PORTO Ambientale e geopolitico;
• CULTURA DEL PROGETTO/IL RUOLO DELL’ARCHITETTO Ordini professionali in dialogo;
• SCUOLE D’ARCHITETTURA/IL FUTURO DELLA FORMAZIONE La ricerca di nuovi paradigmi formativi.
Nei periodi tra le sessioni ci saranno anche tappe ‘extra’, secondo un calendario ‘in progress’, a Badolato (CZ), Parigi e Palermo, per una Biennale fuori confini.
Verrà allestito, infine, l’evento artistico ‘Linee e ponti di luce’, una proiezione temporanea di raggi rettilinei luminosi tra Villa San Giovanni e Messina per riflettere sul rapporto tra unione e separazione.