Rave Poetry: un'invasione d'arte a Calanna - CULT and Social

Rave Poetry: un’invasione d’arte a Calanna

Appuntamento venerdì 30 agosto con quella che si preannuncia una vera e propria invasione d'arte: il Rave Poetry che aprirà il Gaya Fest 2024 a Badia di Milanesi di Calanna

Il Rave Poetry apre il Gaya Fest

Un rave vero e proprio, ma pacifico e artistico, è quello che invaderà venerdì 30 agosto la collina di Calanna. L’appuntamento col Rave Poetry – Giovani tendenze è a partire dalle 10 del mattino e fino a notte fonda a Badia di Milanesi di Calanna, nell’ambito del Gaya Fest 2024. La tre giorni che si aprirà, appunto, col rave e che proseguirà il 31 agosto con un’immersione nella natura, sul nuovo sentiero trekking Capelvenere per concludersi l’1 settembre con le domeniche del Fai.

Ne parliamo con la poetessa e scrittrice Marina Neri, ideatrice dell’iniziativa del Rave Poetry, sposata immediatamente dal direttore artistico del festival Francesco Tassone, dal poeta Giovanni Suraci e dai fondatori di Gaya – Mondo di Unione, Paolo Frascati e Valentina Palco. 

Come nasce l’idea di un Rave Poetry?

“Tutto nasce da un sogno che ho fatto circa due mesi fa. Ho sognato di radunare giovani e meno giovani in una realtà che somigliava ad una spiaggia, riconvertita all’uso pubblico. Ho parlato di questo sogno a Francesco Tassone e Giovanni Suraci i quali sono subito dimostrati interessati e abbiamo cominciato a progettare.

Così, il 12 luglio scorso, sulla spiaggia di Torre Lupo è stato fatto il primo tentativo di Rave Poetry. Con un gruppo di ragazzi abbiamo ripulito la spiaggia antistante l’antica fontana e due giorni dopo c’è stato il raduno, aperto a tutti gli artisti ma anche alla gente comune. Abbiamo avuto diversi pittori che hanno esposto le loro opere sull’arenile, poeti provenienti da varie zone della Calabria, ballerini, musicisti, ma anche gli stessi avventori delle spiagge vicine che, sentendo musica, si sono avvicinati. Così dal pomeriggio a sera inoltrata si è radunato più di un centinaio di persone. Dato il successo dell’iniziativa, ci è stato chiesto da più parti di riproporla e Francesco Tassone ha pensato di ampliare il Gaya Fest con una terza giornata, aprendo il festival proprio con il Rave”.

Un vero e proprio rave pacifico e artistico, quindi?

“Sì, del resto, il claim del rave è ‘arti en plein air‘. E si sposa benissimo con una realtà come quella del Mondo di Unione di Gaya. Una realtà di condivisione che nasce da un altro sogno, quello di Paolo Frascati e Valentina Palco che hanno completamente riportato a nuova vita una collina sopra Calanna.

Da un terreno brullo è nata una sterminata piantagione di ulivi, gli orti a tema secondo le stagioni e i segni zodiacali, il parco degli incontri, l’area delle amache, i laboratori per ragazzi, la cucina solidale. In più sul posto, c’è un antico monastero che si sta mettendo a nuovo. Paolo e Valentina non ricevono sovvenzioni e fanno tutto questo con le donazioni della gente che partecipa alle varie iniziative, compresa questa del rave che richiede un piccolissimo contributo per coprire almeno i servizi di trasporto con la jeep”.

Come sarà strutturato il Rave Poetry?

“Ci aspettiamo un bellissimo scambio intergenerazionale come avvenuto per il rave in spiaggia. E come in quel caso, poeti, musicisti, pittori, fotografi, attori, ballerini, cantanti e tutti gli amanti della bellezza sono chiamati a celebrare ancora una volta le arti en plein air.

La particolare caratteristica di questo raduno in collina sarà rappresentata dal fatto che ogni albero di ulivo adotterà un artista e non il contrario. Sotto l’albero prescelto, i pittori esporranno le loro tele, i poeti potranno declamare i loro versi, i ballerini danzare, i fotografi mostreranno le loro opere, e così via.

Ognuno si esprimerà come meglio desidera, senza schemi, nel pieno spirito del rave. Creando un percorso emozionale, un momento magico di scambio e condivisione, dal mattino al tramonto”.

Il bivacco dei poeti e il pensiero per la pace

“Dopo il crepuscolo, poi, ci sarà un momento conclusivo, dove saremo tutti insieme di fronte al fuoco.

Sarà una sorta di ‘bivacco’ poetico in cui ognuno sarà chiamato a lasciare il proprio pensiero per la pace, per il mondo di domani, che sarà poi sepolto sotto un albero di ulivo”.

Un’ultima cosa… chi può partecipare e come fare?

Il Rave Poetry è un momento di incontro e di incanto fra generazioni e coinvolge giovani e diversamente giovani. E’ libero e l’unico precetto su cui si basa è l’educazione e il rispetto reciproco e dei luoghi.

Chiunque, quindi, può partecipare. E per farlo dovrà semplicemente mandare una mail a marinawitch@tiscali.it o cliccare su ‘parteciperò’ sulla pagina Facebook dell’evento.

Per tutte le info poi c’è la pagina del GayaFest24.