Fuocammare, Ebano, In un giorno di pioggia, Contessa e tanti altri. Per finire con Bella ciao e i Cento Passi. I Modena City Ramblers hanno portato un vento di rivoluzione ieri sera a Sant’Alessio D’Aspromonte. Un concerto unico come solo loro sanno fare. Con messaggi di resistenza “globale” ma anche inviti alla solidarietà e “a non voltarsi dall’altra parte”. Perchè l’umanità, noi tutti, in fondo “siamo sulla stessa barca”. Non è la prima volta che il “collettivo” viene in Calabria. L’anno scorso al Kaulonia Tarantella Festival. “Ma veniamo tutti gli anni – dichiara il frontman Davide Morandi, per tutti Dudu ai microfoni di CULT – perchè la Calabria è un posto meraviglioso che ci piace molto. Un pubblico molto caldo, appassionato e ogni volta che veniamo è una festa”.

E festa è stata, con la gente accorsa da tutta la provincia e non solo. A saltare e ballare erano proprio tutti dai grandi ai piccini.

Non solo chi ricordava a memoria tutte le vecchie canzoni ma anche i ragazzi che di quella “memoria” non sono stati protagonisti, ma che “è compito nostro trasmettere” ha dichiarato ancora Dudu dal palco.

Chi cantava a squarciagola, chi alzava il pugno, chi ballava ritmicamente le ultime canzoni in un moto di energia collettivo: un’onda unica, libera come loro, che ha trascinato il pubblico fino al gran finale.

Successi vecchi e nuovi, ballate folk irlandesi, rock e contaminazioni varie in cui i temi dominanti sono stati la solidarietà, la lotta alla mafia, ai soprusi. Parole a favore degli emarginati e dei discriminati di tutto il mondo, quelle che cantano da sempre, con una coerenza mai scemata e un’intesa figlia di una collaborazione trentennale.

Poi, siparietto finale che ha regalato al pubblico altri pezzi da cantare e da ballare: tra cui l’attesissima Bella Ciao, acclamata a gran voce, e Cento Passi che ha unito la piazza in un’unica grande voce.

 

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