Kiwi gold: il "giallo" fatto in Calabria - CULT and Social

Kiwi gold: il “giallo” fatto in Calabria

Frutto esotico diventato autoctono con la Calabria terza produttrice in Italia. Ne parliamo con il titolare dell'azienda agricola De Maria che da Rosarno esporta i kiwi in tutto il mondo

Se in origine era considerato un frutto esotico, ormai il Kiwi è identitario della Calabria, data la facilità con cui attecchisce e si è diffuso rendendo la regione la terza produttrice in Italia.

Nome tecnico “Actinidia”

Nome tecnico “Actinidia” è un frutto dalle proprietà uniche e dal gusto molto particolare, soprattutto nella sua varietà “gold”, il kiwi giallo, dal sapore più piacevole ed esotico. Ne abbiamo parlato con Teodoro De Maria, titolare dell’omonima azienda agricola che da Rosarno con i suoi kiwi gold (e non solo) raggiunge i mercati mondiali.

Calabria patria del kiwi

«Si può dire di sì. E la percentuale – spiega De Maria – sta crescendo a differenza di altre regioni d’Italia, come il Lazio dove ci sono circa 5mila ettari che sono andati a morire o il Nord Italia che sta affrontando problematiche simili. Da noi invece c’è l’habitat, il microclima adatto che ha fatto attecchire bene la pianta, oltretutto con un buon risultato e un prodotto di qualità». Quella di Teodoro De Maria, infatti, è un’azienda certificata biologica, situata nel bosco di Rosarno, consorziata col consorzio di Ferrara, con circa 6 ettari di produzione solo del kiwi gold, che viene lavorato, preparato in cassette o nei tradizionali cestini e spedito al Nord o fuori Italia e anche oltre oceano. Parliamo di «un’esportazione che si attesta intorno ai 13mila quintali» aggiunge l’imprenditore.

Perchè proprio il Kiwi?

«L’azienda si è specializzata sul kiwi da più di un decennio, mentre prima si occupava della produzione e commercializzazione delle clementine sia al Nord Italia che in Francia e Olanda. La concorrenza sleale dei mercati non comunitari ha dato la spinta a diversificarci. Dalla metà degli anni ‘90, infatti, l’Unione Europa ha dato vita ai cosiddetti “corridoi commerciali” rivolti ai paesi soprattutto del mondo arabo che producono clementine e arance pagando la manodopera tre, quattro euro al giorno e usando pesticidi non utilizzabili in Europa. E quando i loro prodotti arrivano insieme ai nostri sui mercati europei, per loro è tutto guadagno, noi invece andiamo a morire» prosegue De Maria. Da qui la spinta alla specializzazione che ovviamente non è avvenuto all’improvviso ma ha richiesto circa un decennio perchè, precisa l’imprenditore, solo «per fare un ettaro di kiwi, dal piantarlo al portarlo a frutto ci vogliono almeno 4 anni e occorre un investimento di circa 100mila euro per ettaro».

Come mai avete puntato sul Kiwi Gold?

Intanto, chiarisce De Maria, «all’interno di quelli che comunemente vengono chiamati kiwi gialli e kiwi verdi ci sono tante varietà. Del kiwi gold noi ne abbiamo tre, principalmente ci occupiamo del kiwi soreli, del kiwi dorì e di un’ultima varietà, HFY 01, tutte tramite l’università di Udine, grazie agli innesti e ai vari processi agricoli siamo riusciti ad ottenere diverse varianti. Sul fronte del kiwi verde invece, abbiamo quello chiamato Hayward clone 8».

«Abbiamo puntato sul Gold perché abbiamo cercato di diversificare, con le varietà soreli e dorì ad esempio affrontiamo i mercati delle primizie, la cui raccolta inizia la prima settimana ad ottobre e così possiamo già spedire sia a livello nazionale che internazionale – continua l’imprenditore – mentre la varietà HFY 01 è più tardiva, si raccoglie nel mese di novembre, e così riusciamo a soddisfare anche la domanda più autunnale».

Cos’ha di diverso il kiwi gold?

«Tutto il kiwi in genere ha delle grandi qualità a livello di benefici per la persona. Quando parliamo di vitamina C pensiamo subito all’arancia e agli agrumi in genere ma se andiamo a guardare la scheda tecnica delle proprietà del kiwi, quest’ultimo ha il doppio della vitamina C rispetto a un agrume. Per non parlare della vitamina E – spiega Teodoro De Maria – del potassio e delle diverse fibre». In sostanza, le proprietà sono innumerevoli, «ci vogliono cinque, sei frutti per raggiungere il concentrato di un solo kiwi».

Quanto al kiwi gold, rispetto al verde, la differenza sta nella buccia, più liscia e dorata, ma soprattutto nel gusto: «il verde ha un sapore più aspro, mentre il giallo è più dolce, tropicale, più piacevole da mangiare. Infatti viene gradito molto dai giovani. Soprattutto nel nord Italia c’è un grande consumo del kiwi gold da parte dei bambini e dei ragazzi, anche nelle scuole come merenda».