Il volontariato reggino in gara al 77° Festival Internazionale del Cinema di Salerno - CULT and Social

Il volontariato reggino in gara al 77° Festival Internazionale del Cinema di Salerno

È possibile vedere e votare in rete il documentario “L’umanità dei luoghi” del Csv e Med Media selezionato tra le 230 pellicole in concorso

 

Il grande cuore e l’impegno di chi si dedica agli altri ed al bene comune, muovendosi tra le bellezze del  territorio della Città metropolitana di Reggio Calabria come formichine laboriose ed appassionate, ha fatto breccia nella giuria del 77° Festival Internazionale del Cinema di Salerno, che ha selezionato il documentario “L’umanità dei luoghi – Storie di volontariato dall’Aspromonte al mare”, voluto dal Centro Servizi per il Volontariato dei Due Mari e curato e  realizzato da Med Media, tra le 230 pellicole in concorso.

Si tratta di documentari, cortometraggi e lungometraggi a soggetto, provenienti da 40 Paesi e divisi in tre sezioni per partecipare alla ricca kermesse culturale dal titolo “(RI)prendere il futuro” che, fino al prossimo 2 dicembre, animerà il Cinema Augusteo di Salerno e il Convitto Nazionale Torquato Tasso.

“Indipendentemente dall’esito, l’essere stati selezionati è già motivo di orgoglio e di grande gioia”, commentano Giuseppe Pericone e Ignazio Bognoni, direttore e presidente del Csv dei Due Mari.  “Questo riconoscimento – affermano – ci restituisce l’orizzonte dell’iniziale intuizione: dar vita ad una narrazione in cui luoghi così affascinanti e cittadini meravigliosi si fondono in un tutt’uno di bellezza. Tanto, evidentemente, è passato in coloro che hanno apprezzato il nostro documentario e lo hanno ritenuto degno di entrare nel cartellone di un Festival di grande spessore e di grandi tradizioni, giunto in questo anno alla sua 77esima edizione”.

Il documentario è frutto della collaborazione tra il Csv e Med Media, operante da oltre trent’anni nell’ambito televisivo e multimediale con progetti di comunicazione integrata che coniugano un’imprenditorialità dinamica e fattiva con l’antica dignità storica del territorio calabrese. Un approccio che testimonia la possibilità di pensare diversamente ed autonomamente il lavoro e la cultura, anche da un punto di vista meridionale.

Per scelta tematica e contenutistica, Med Media predilige le cosiddette storie minori, raccontare il vissuto delle genti e delle comunità, insieme ad argomenti inerenti le culture minoritarie, l’immigrazione, la vita culturale, l’ambiente, il patrimonio architettonico ed archeologico.

Una visione che si è ben sposata col desiderio del Centro Servizi per il Volontariato di mostrare quanto i luoghi siano espressione delle persone che, abitandoli in modo attivo e propositivo, li trasformano.

Ogni volontario è stato incontrato lì dove vive e opera, durante il suo autentico agire dentro la comunità e per la comunità. Il racconto si muove dall’Aspromonte al mare: da Pietra Cappa con Accademia Kronos 1991, passando per Bova con Nati per leggere Area grecanica e Bruzzano Antica con il Circolo di Studi Storici Le Calabrie, fino a Brancaleone con il centro Recupero Tartarughe Marine  e poi, sul versante tirrenico, a Palmi con Prometeus e Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), a Villa San Giovanni con Ail (Associazione italiana contro le leucemie, linfoma e mieloma – Sezioni di Reggio e Vibo Valentia) a Favazzina e Sant’Eufemia d’Aspromonte con l’Associazione di volontariato cristiano Agape.

Tappa anche a Campo Calabro con il Banco Alimentare della Calabria, a Castellace con Nasi rossi con il cuore e a Gerace con Club Unesco Re Italo. Il viaggio prosegue fino a Polistena con Il Samaritano e con la Comunità Padre Luigi Monti e a Rizziconi con Solidal’è.

Della città di Reggio Calabria raccontano Evelita, Polisportiva L’Aquilone, Scuola Italiana in Piazza, Avis comunale, La Compagnia delle Stelle. Prezioso il racconto delle periferie: a Condera con Fiadda (Famiglie per i diritti degli audiolesi), a Pellaro con Annunciamo la gioia e Ace Medicina Solidale, ad Arghillà con Cuore di maglia, Corredino Sospeso, Pandora Aps e Associazione culturale Magnolia e ad Archi con il gruppo Archi è bello. Un ringraziamento particolare alla Lega Navale di Reggio Calabria, disponibile ad offrire tempo, equipaggio ed una barca a vela per le riprese finali, e all’Orchestra Giovanile dello Stretto “V. Leotta”, incontrata a Mosorrofa e che ha accompagnato con le sue note il racconto corale dei luoghi.

Lo spirito del volontariato ha soffiato anche sulla passione per il cinema di quei giovani che, nel 1946, diedero vita al primo Festival del dopoguerra e richiamarono a Salerno i politici del primo Governo dell’Italia in fase di ricostruzione. L’intento di promuovere la cultura attraverso il cinema portò Ignazio Rossi e gli altri promotori del Festival a trasferire i film nel formato ridotto del 16 mm, in modo da poterli fare uscire dalle grandi sale e proiettarli nelle piazze e sui sagrati delle chiese dei paesini lontani, a bordo dei transatlantici italiani per l’America e l’Argentina e persino negli ospedali.

Nella sua lunga storia, il Festival del Cinema di Salerno si è aperto al mondo ed oggi, tra gli altri, insieme ai film italiani, partecipano Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Egitto, Emirati Arabi, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, India, Iran, Libano, Marocco, Messico, Norvegia, Perù, Spagna, Stati Uniti, ma anche Ucraina e Israele.

Tanti gli attori protagonisti delle pellicole in gara, troviamo Maria Grazia Cucinotta, Ninni Bruschetta, Enzo De Caro, Gabriel Garko, Andrea Bosca, Riccardo Polizzy, Carbonelli, Claudia Gerini e Stefania Sandrelli. A giudicare i film in concorso è stata una giuria composta da autorevoli personaggi del mondo della cultura presieduta dal professore Ugo di Tullio, docente di Organizzazione e legislazione dello spettacolo cinematografico e teatrale presso l’Università di Pisa.

Una bella vetrina, quindi, per le emozionanti storie dei volontari reggini che è possibile vedere e votare sulla piattaforma VOD per l’assegnazione del Premio del Pubblico.

Naturalmente, il Csv dei Due Mari invita tutti a collegarsi al link https://show.festivaldelcinema.it/ per permettere a “L’umanità dei luoghi” di affermarsi tra i documentari più apprezzati.

Fino alle 23:55 del 1° dicembre basta registrarsi con un nome utente, password e una email; fare l’accesso (login) digitando il nome utente e la password; nella sezione documentari, trovare “L’Umanità dei Luoghi” e poi votare scegliendo il numero di stelline (5 è il massimo!) e cliccando su “Invia voto”

Per chi, invece, volesse condividere il piacere della proiezione pubblica, il 30 novembre, alle 9,30, “L’umanità dei luoghi – Storie di volontariato dall’Aspromonte al mare” sarà proiettato nel Cinema Augusteo di Salerno, mentre il Csv vi aspetta sabato due dicembre, alle ore 16,30, nella Galleria di Palazzo San Giorgio nell’ambito della Festa del Volontariato di Reggio Calabria che, dal primo al tre dicembre, animerà il Centro cittadino e il Corso Garibaldi.

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